PROCESSO CIVILE - Sulla validità della prova mediante messaggistica telefonica

Con una interessante sentenza il Tribunale di Milano ha confermato la valenza probatoria della messaggistica tramite l’applicazione “whatsapp” ai fini del Giudizio.

Con una interessante sentenza il Tribunale di Milano (Sent. n. 6935/2021 del 10.8.2021 Trib. Milano) ha confermato la valenza probatoria della messaggistica tramite l’applicazione “whatsapp” ai fini del Giudizio.

In particolare, nel caso di specie, non è stata riconosciuto il diritto a percepire la provvigione ad un mediatore immobiliare a fronte del fatto che erano intercorsi accordi, tramite messaggi telefonici, tra il mediatore stesso ed il venditore in forza dei quali la provvigione non sarebbe stata riconosciuta qualora l’immobile fosse stato venduto ad un prezzo inferiore a quello stabilito.

Il Tribunale quindi, pur riconoscendo il nesso di causa tra l’attività del mediatore e la vendita dell’immobile, ha negato al mediatore il diritto alla provvigione richiesta, stante gli accordi, costituenti prova scritta, intercorsi con i messaggi “whatsapp”.

Come contattare i nostri professionisti

Richiedi un Contatto

Fissa un appuntamento con i Professionisti dello Studio
I nostri contatti

Altri articoli che potrebbero interessarti

27.10.2023

Ricerchiamo un Praticante

Leggi articolo
16.10.2023

La Cassazione sui condomini e il diritto di distacco dal riscaldamento: le nuove regole

Leggi articolo
27.6.2023

La composizione negoziata della crisi di impresa: un nuovo strumento a disposizione delle imprese

Leggi articolo